Il 25 Aprile 1945 ricorre il termine di un lungo conflitto tra chi voleva imporre un sistema con violenza, infondendo paure e costringendo al silenzio, e chi voleva semplicemente essere se stesso e lottava in tutti i modi per abbattere questo sistema ed essere libero.
Circa 4000 sardi (oltre 3000 militari e quasi 1000 civili) persero la vita per colpa della guerra causata dai nazi-fascisti in Italia ed in Europa.
Oggi, Michele Pais, Presidente Leghista del Consiglio Regionale Sardo, non festeggerà la Festa della Liberazione in quanto per lui, come per Salvini, si tratta solo della contrapposizione tra fascisti e comunisti. Per loro, una sorta di “derby”.
Forse, oggi più che mai, è necessario regalare un libro di storia ai leghisti. Provo vergogna che queste persone rappresentino la mia regione ed il mio paese.
Donato Forcillo
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