Il Comune ha stipulato anche una convenzione con AirBnB per il versamento dell’imposta e un protocollo con la Guardia di finanza contro le evasioni fiscali. Al via un nuovo corso per la gestione dell’imposta di soggiorno. Partirà il 26 marzo con due sessioni mattutine, la prima dalle 9,30 alle 11 e la seconda dalle 11,30 alle 13, e consentirà un aggiornamento delle modalità gestionali, dovuto anche al cambio del software. L’invito a partecipare è rivolto, in modo particolare, agli operatori delle strutture ricettive.
Il regolamento sull’imposta di soggiorno, approvato dal consiglio comunale a gennaio 2018, prevede che il soggetto responsabile della riscossione e del versamento al Comune dell’imposta sia il gestore della struttura ricettiva nella quale sono ospitati coloro che sono tenuti al pagamento dell’imposta.
Ecco perché, con il cambio del programma di gestione utilizzato, l’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Diana ha pensato di venire incontro agli albergatori, ai villaggi residenziali, ai titolari di case per ferie, di affittacamere, di case e appartamenti per vacanze, di residence, di bed and breakfast, di boat and breakfast, di agriturismi. E ancora a titolari di aree sosta di caravan e autocaravan.
Nella passata stagione estiva, da maggio a ottobre, il Comune ha raccolto circa 350mila euro dalla tassa di soggiorno.«Si tratta di un primo risultato importante – commenta l’assessore al Turismo Francesca Demontis – che quest’anno vorremmo almeno replicare, anche perché si tratta di somme che potranno essere investite per lo sviluppo del nostro paese».
Per agevolare le strutture ricettive, inoltre, l’amministrazione comunale ha stipulato una convenzione con AirBnB, il portale delle prenotazioni online, grazie alla quale sarà lo stesso portale a versare direttamente l’imposta di soggiorno per conto delle strutture che dovessero utilizzare la piattaforma AirBnB per le prenotazioni.
«Abbiamo anche stipulato un protocollo con la guardia di finanza – aggiunge il sindaco Antonio Diana – per contrastare le evasioni fiscali e le frodi e che consentirà maggiori accertamenti proprio sull’imposta di soggiorno.
LE TARIFFE
Dal 2019 l’imposta si paga tutto l’anno con tariffe differenti. Per le strutture alberghiere ed extra-alberghiere, nei mesi da gennaio ad aprile quindi a novembre e dicembre la tariffa è di 50 centesimi a notte. Lestrutture ricettive alberghiere a maggio e giugno quindi settembre e ottobre applicheranno una tariffa di 1 euro a notte a persona, quindi a luglio e agosto di 1,5 euro.
Stesse tariffe per gli stessi periodo saranno applicate dalle strutture ricettive extra-alberghiere.
Le strutture ricettive come i campeggi, invece, da gennaio ad aprile applicheranno la tariffa di 50 centesimi, a maggio e giugno di 1 euro a persona per notte, a luglio e agosto 1,50 euro, a settembre e ottobre 1 euro quindi novembre e dicembre 50 centesimi.
Le strutture ricettive come le aree sosta caravan e autocaravan da gennaio ad aprile applicheranno una tariffa di 50 centesimi a notte, da maggio a ottobre 2 euro per mezzo a notte, novembre e dicembre 50 centesimi
Infine, per tutti gli immobili oggetto di locazioni brevi e le strutture ricettive extra-alberghiere, il cui canone o corrispettivo è incassato da gestori di piattaforme telematiche o da soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, da gennaio a dicembre l’imposta è il 3 per cento del canone o corrispettivo della locazione.
Il regolamento, poi, prevede una serie di esenzioni, le modalità di pagamenti, i versamenti, gli obblighi, le sanzioni e i benefici per chi paga l’imposta di soggiorno, come sconti sul biglietto di ingresso al Museo della Tonnara nonché di riduzioni per l’acquisto di beni e servizi presso le strutture convenzionate. Tutti temi che potranno essere anche tema degli incontri dei prossimi giorni.