Al centro del confronto, il calo drastico dei preziosi ricci di mare, la cui popolazione, soprattutto a causa della pesca abusiva e indiscriminata, ha subito un forte declino.
“La gestione della pesca del riccio di mare è molto complessa”, ha detto la deputata algherese, pronta a promuovere tutte le azioni utili per la protezione e tutela dell’echinoderma.
Nonostante i controlli e i sequestri e sebbene la Regione abbia diminuito i quantitativi prelevabili e ridotto l’orario consentito per la pesca, per salvare i ricci di mare servono misure sempre più concrete anche sulla base degli studi effettuate finora. “Dai risultati delle ricerche e da quanto emerso dal dibattito di oggi – ha spiegato Paola Deiana – saranno formalizzate adeguate linee guide e di gestione del riccio di mare. A livello nazionale il mio impegno è quello di lavorare con il Ministero dell’Ambiente per segnalare la situazione della risorsa che se non ben tutelata è destinata a depauperarsi rapidamente”.
Nel corso del dibattito, si è parlato anche della moria di ricci in due aree marine protette della Sardegna, a Tavolara-Capo Coda Cavallo in Gallura e nel Sinis, in provincia di Oristano. “Per ora la situazione è sotto controllo, stiamo aspettando i risultati finali dell’Istituto Zooprofilattico”, ha fatto sapere la parlamentare Paola Deiana.