Lo sostiene Coldiretti nello stigmatizzare duramente l’agguato armato con l’incendio di un’autocisterna che trasporta latte, all’indomani dell’accordo sul prezzo del latte ovino raggiunto a Sassari dopo quasi un mese di negoziati durante il quale circa tre milioni di litri di latte sono stati lavorati per essere dati in beneficenza, dati in pasto agli animali o gettati in strada per colpa di una situazione insostenibile che ha portato i pastori all’esasperazione.
Chi compie questi gesti violenti – sostiene la Coldiretti – deve essere isolato da tutti e deve avere cosciente che fa del male ad un lavoratore, ad una categoria e ad una intera Isola.
I veri pastori – conclude la Coldiretti – anche nei momenti difficili non dimenticano mai la solidarietà e il mutuo soccorso come hanno fatto tre anni donando mille pecore ai colleghi dell’Umbria colpiti dal sisma, ma anche adesso, pronti a dare il proprio contributo per i camionisti che hanno perso il camion a causa di atti inqualificabili.