Gianni Usai sta dedicando anima e corpo in questa campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale. Sta battendo in lungo e in largo il collegio della Gallura, consapevole che il dialogo con le persone è fondamentale, soprattutto in un periodo in cui la gente diffida della politica.
Una conferma in tal senso è giunta con le elezioni suppletive di Cagliari del 20 gennaio scorso, indette per sostituire il dimissionario Andrea Mura alla Camera. In quella circostanza, infatti, l’affluenza alle urne è stata del 15,6%, con il quasi 85% che non è andato a votare. È un chiaro segnale, ovviamente, di scarsa affezione alla politica da parte del corpo elettorale.Gianni Usai, Candidato nel collegio Gallura con la lista di “Sardi Liberi” con Mauro Pili candidato Governatore, sa bene che persuadere gli elettori a ritrovare l’amore per la politica, rappresenta un vero e proprio enigma. Secondo il suo parere, tra l’altro, la “latitanza” dall’urna in Sardegna, ha delle motivazioni e delle cause ben precise, imputabili principalmente al malgoverno della Giunta Pigliaru, la quale agli slogan non ha fatto seguire fatti concreti.
“Non mancano, afferma Gianni Usai, le tante inadempienze da parte della Giunta Pigliaru, la quale, nel corso del quinquennio, non ha inciso a dovere in settori fondamentali come la sanità, i trasporti, il turismo, l’agricoltura, l’artigianato, la pastorizia, per non parlare dell’assoluta inadeguatezza delle leggi e norme varate in materia urbanistica”.
Il suo maggiore cruccio, comunque, resta quello dei trasporti, in cui la continuità territoriale, sia marittima che aerea, non ha trovato un’applicazione adeguata. A tale proposito rimarca che “senza un’adeguata continuità territoriale, la Sardegna subisce una penalizzazione considerevole nel settore turistico, da considerare, per noi sardi, un volano economico fondamentale”.” Il costo delle tratte marittime e aeree da e per la Sardegna, sottolinea, è piuttosto elevato e penalizzante, perciò si deve studiare una forma di continuità territoriale che agevoli e stimoli i trasporti in modo integrale, con tariffe valide per tutti, non solo per i residenti, bensì anche per i turisti”.
Secondo Gianni Usai, infatti, è giunta l’ora che il prossimo Consiglio Regionale assuma nei confronti del Governo centrale un estremo decisionismo nel rivendicare i diritti dell’isola, evitando compromessi o sudditanza com’è avvenuto con la Giunta Pigliaru. Egli sottolinea, inoltre, il fatto che Pigliaru , proprio in questo periodo, ossia in piena campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale, rivendica i 285 milioni che lo Stato si ha incamerato nel 2018 con il meccanismo perverso degli accantonamenti. In proposito si domanda: “perché solo oggi questa rivendicazione?”.
Nel corso della passata legislatura, Mauro Pili ha sollevato più volte il problema, ma la Giunta regionale s’è mossa in punta di piedi e con estrema timidezza nella rivendicazione di quelle somme, molto probabilmente per un urtare la suscettibilità di un governo a guida Pd. Come mai s’è deciso solo oggi, in piena campagna elettorale, ad annunciare l’assunzione di vie legali nei confronti del governo gialloverde?
“Purtroppo, sottolinea Gianni Usai, “sono una miriade i problemi della Sardegna che, con la giunta Pigliaru, si sono acuiti fino all’inverosimile per un’incapacità cronica nell’affrontarli, come ad esempio quello della sanità, che la Gallura e in particolare Tempio e La Maddalena, tuttora ne stanno pagando lo scotto, con la soppressione di alcuni servizi primari nei rispettivi ospedali”. “Sono d’accordo per una struttura sanitaria di eccellenza come il Mater Olbia, ma essa, beninteso, non deve penalizzare quella pubblica”.
Alla luce dell’esperienza politica maturata nel corso degli anni, Gianni Usai ha le idee ben chiare sulle manchevolezze dello Stato nei confronti dell’isola, ma non esita a rimarcare che anche le varie giunte regionali, e in particolare quella attuale, ben poco hanno fatto a favore della pastorizia, un altro settore lasciato in pieno abbandono, considerato che il prezzo del latte di pecora non è stato ancora risolto. “E ‘urgente, pertanto, che la nuova assise regionale assuma misure e azioni urgenti per creare serenità nell’ambito dell’intero comparto, affinché i pastori, d’ora in poi, non si sentono abbandonati a sé stessi”.
Gianni Usai ha la consapevolezza di quelle che dovranno essere le scelte politiche future che il prossimo Consiglio Regionale dovrà affrontare e compiere, nell’ottica di rigenerare una nuova stagione politica che risollevi le sorti della Sardegna in tutti i settori.
E ha le idee ben chiare anche sulle problematiche della Gallura, dove il calendario delle rivendicazioni è ben nutrito: turismo, sanità, edilizia, urbanistica, viabilità e artigianato, tenendo conto, soprattutto, delle grandi e piccole aziende sugheriere di Tempio, Calangianus e Luras che hanno registrato un tasso di crisi particolarmente elevato, tale da generare, in quei centri, un alto tasso di disoccupazione.
Non è da dimenticare, soprattutto, il comparto pesca, tenendo conto che la Francia punta a ridefinire i confini marini e scippare così il mare sardo. Va tenuto presente, al riguardo, che proprio Gianni Usai e Mauro Pili due anni fa promossero con i pescatori del nord Sardegna il “blocco” delle Bocche di Bonifacio con decine di grosse imbarcazioni.
Un altro tema per il quale egli intende battersi con tanta energia, è quello della zona franca integrale, tenuto conto che l’isola poteva ottenerla già da un pezzo, ma Pigliaru e compagni su questo tema hanno sonnecchiato parecchio.
“Si poteva partire con i punti franchi, rimarca Gianni Usai, ma nulla è stato fatto in proposito”. Sottolinea, inoltre, che “anche i finanziamenti a pioggia distribuiti in questi ultimi mesi dalla giunta Pigliaru, sono il segnale di una classe politica poco oculata, più attenta al clientelismo piuttosto che ad investire in settori dove la crisi è più rimarcata”. A suo parere, un tema da affrontare con immediatezza è quello della disoccupazione giovanile, puntando a creare posti di lavoro con opportunità di occupazione a tempo indeterminato. Ormai è tempo di smetterla con le promesse ancorate a politiche aleatorie, al solo fine di un tornaconto elettorale.
È evidente che Gianni Usai non manca di preparazione politica e culturale sulle diverse tematiche da sviluppare per una Sardegna con nuove prospettive di rinascita attraverso le quali generare benessere e combattere la povertà e la disoccupazione. Non mancano, in proposito, le grandi occasioni di sviluppo, da ancorare ai fondi europei con investimenti mirati in settori come le imprese artigiane, le attività turistiche, la pesca e i servizi.
La campagna elettorale che sta conducendo nell’ambito del collegio della Gallura, è tale che dal punto di vista del consenso, le sue proposte stanno riscuotendo una generale adesione nei diversi comuni. Ed è un consenso, tra l’altro, che scaturisce dalle innumerevoli conoscenze che Gianni Usai, nel corso del tempo, ha saputo coltivare con particolare acume, trasformandole, in molti casi, con sincere e leali amicizie.
Ad Olbia, Golfo Aranci, Arzachena e La Maddalena annovera legami particolari a livello politico e no, e tutti gli riconoscono grandi qualità. Con lui in Regione, c’è da credere che non mancheranno le istanze tese a generare benessere e lavoro, con un occhio particolare rivolto alle aspettative giovanili.
Insomma, va da sé che qualora Gianni Usai fosse eletto consigliere regionale (e in Gallura lo sperano in tanti), egli saprà interpretare in modo adeguato la voglia di cambiamento e di trasformazione di un’isola che nel corso dell’attuale legislatura è regredita considerevolmente.
E’ fuor di dubbio che in caso di elezione, egli saprà rappresentare nel modo più degno le istanze e gli interessi della Gallura tutta.