Ipotesi di riconversione della centrale di Fiume Santo, il commento del sindaco Wheeler: «La prospettiva di una riconversione alle biomasse ci conforta».
Porto Torres, 30 gennaio 2019 – Stamattina il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler ha partecipato alla tavola rotonda organizzata a Sassari da Confindustria per discutere delle tematiche legate alle previsioni normative di uscita dall’utilizzo del carbone nelle centrali elettriche e le ricadute sulla centrale di Fiume Santo. All’incontro erano presenti, oltre al sindaco, diversi rappresentanti istituzionali, i sindacati e i vertici di EP Produzione di Fiume Santo i quali hanno illustrato alcune ipotesi di riconversione della centrale.
«L’incontro di oggi è stato un’importante occasione di approfondimento – commenta il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler – e ringrazio Confindustria per l’organizzazione ed EP per il documento di sintesi e le ipotesi di riconversione che sono stati illustrati. In vista dell’adeguamento alla normativa e l’impossibilità di utilizzo del carbone, l’azienda ha proposto al territorio una riconversione della centrale elettrica con l’utilizzo delle biomasse e del gas».
«L’impellenza è il calendario – continua il sindaco – e il 2025, data indicata per la cosiddetta uscita dal carbone, arriverà subito. Non si discute che l’obiettivo delle istituzioni debba essere quello di salvaguardare il fabbisogno energetico della Sardegna. L’ipotesi più plausibile, è stato detto da EP, è quella di una centrale alimentata principalmente dalle biomasse, alla quale si aggiungerebbe un’unità più piccola e flessibile alimentata dal gas. La prospettiva proposta da EP Produzione ci conforta. L’adeguamento della centrale a biomasse non avrà un costo significativo e questa modifica non andrà a incidere particolarmente sulla situazione occupazionale; mentre una semplice riconversione a gas è tecnicamente più difficile. Andrebbe infatti costruita una nuova centrale e gli occupati, a pieno regime, sarebbero pochi».
«Durante la riunione si è parlato anche della dorsale del gas, ma non mi dilungo qui in considerazioni già fatte in precedenza. Ho detto però ai partecipanti di ricordare dei bracci di carico del gnl: il Consorzio industriale provinciale di Sassari ha in dote un finanziamento del Mise e il deposito ipotizzato nel progetto può comunque essere utile a Fiume Santo. Ho invitato i diversi soggetti interessati, partendo dalla Regione, a mettere queste infrastrutture a regime e a farle funzionare, ancora prima di pensare a progetti enormi, forse anacronistici e comunque non realizzabili nel breve periodo, come appunto è la dorsale del gas. Crediamo sia più indispensabile strutturare, almeno per iniziare, il deposito costiero nella zona industriale di Porto Torres».