L’autore, Max Lobe, che ha appena vinto il Premio Salerno Letteratura 2018, sarà protagonista di un mini tour letterario per Éntula, il festival letterario organizzato dall’associazione Lìberos.
Spiantato e senza un impiego, con una madre che lotta come una belva contro il cancro che la consuma, Mwána vive in una Svizzera dove la disoccupazione è in calo perpetuo, mentre lui, originario del «Bantuland», non riesce a trovare «nemmeno un lavoretto da cani». Max Lobe, il giovane scrittore camerunense, caso letterario in Francia, arriva in Sardegna con il suo ultimo La Trinità bantu (66thand2nd Editore), un racconto tragicomico che affronta con ironia e leggerezza temi socio-culturali importanti come i rapporti interculturali, le migrazioni, malattia, l’emarginazione, l’omosessualità e soprattutto il razzismo, spiazzando di continuo il lettore grazie a una scrittura viva e coinvolgente e al capovolgimento di ogni cliché.
L’autore, che ha appena vinto il Premio Salerno Letteratura 2018, sarà protagonista di un mini tour letterario per Éntula, il festival letterario organizzato dall’associazione Lìberos. Si comincia domenica 21 ottobre a Villa Sant’Antonio alle 18 all’Ex Monte Granatico. Il giorno seguente, lunedì 22 ottobre sarà a Cagliari al Teatro di Sant’Eulalia alle 18:30, dialoga con l’autore Michele Pipia. L’appuntamento è organizzato nell’ambito del progetto EquiLIBRIsmi, finanziato dalla Regione Sardegna e diretto all’integrazione e inclusione dei migranti attraverso la gestione di una biblioteca multiculturale e bookcrossing in città. Dopo l’evento sarà possibile visitare la mostra di letteratura africana nella biblioteca dell’associazione KaraLettura adiacente al teatro. L’ultimo incontro con i lettori martedì 23 ottobre è a Villanovaforru alle 18 in Biblioteca.
Trinità bantu (66thand2nd Editore, 2018). Spiantato e senza un impiego, con una madre che lotta come una belva contro il cancro che la consuma, Mwána vive in una Svizzera dove la disoccupazione è in calo perpetuo, mentre lui, originario del «Bantuland», non riesce a trovare «nemmeno un lavoretto da cani». Intanto, sullo sfondo, si accende la campagna elettorale, con l’Unione democratica delle pecore nere che propone una politica discriminatoria e razzista, proprio quando Mwána riesce a trovare uno stage presso una Ong che si occupa di lotta alla xenofobia. Seguendo le sventure di un simpatico antieroe, Max Lobe dà vita a un romanzo surreale e ironico, sulle diversità e la tolleranza, un racconto che mostra una Svizzera inedita e impietosa, dove per sopravvivere non resta che appellarsi all’antica Trinità bantu.
Max Lobe, nato in Camerun nel 1986, oggi risiede in Svizzera. Scrittore di racconti e romanzi, nelle sue opere tratta spesso temi socio-culturali come l’immigrazione, l’omosessualità e i rapporti interculturali. Ha pubblicato 39 rue de Berne (2013), vincitore del Prix du roman des Romands nel 2014, La trinitàé bantoue (2014), finalista al Prix des cinq continents de la Francophonie nel 2015, Confidences (2016), con cui si è aggiudicato il Prix Ahmadou Kourouma, e Loin de Douala (2018), tutti per éditions Zoé. In Italia è pubblicato da 66thand2nd che dopo La trinità bantu ha in programma l’uscita di 39 rue de Berne.