Domani (domenica 2 settembre) doppio appuntamento a partire dalle 19 con le letture animate di “Rodari… per tutto l’anno!” con Marta Proietti Orzella e Stefano Ledda. Ingresso libero.
Si alza il sipario su “MattalacanArt”/ incontri d’arte condivisi” – “numero zero” del nuovo progetto realizzato e diretto dal Teatro del Segno e da InversaMente e “abbracciato” dal X Festival Percorsi Teatrali “Come un unicorno” – in programma domenica 2 e lunedì 3 settembre in un giardino in località Mattalacana a Siniscola (NU.)
L’idea di realizzare un Festival en plein air nella dimensione intima e raccolta di un piccolo parco, riscoprendo lo spirito originale di una festa popolare che coinvolga tutta la comunità, si sposa all’intento di «mettere le ali all’unicorno – simbolo dei Percorsi Teatrali 2018 – rendendo la kermesse itinerante e incontrando altre realtà» come ricorda l’attore e regista Stefano Ledda.
“MattalacanArt” – titolo originale ed emblematico che rimanda al nome del luogo, traducibile approssimativamente come “macchia di confine”, a indicare una terra di confine ricoperta da vegetazione. nella forma della caratteristica macchia mediterranea e all’intreccio delle arti e dei linguaggi della scena – con un cartellone che spazia fra teatro e musica, letteratura per ragazzi e storie metropolitane.
A far da cornice a eventi e spettacoli il giardino gentilmente messo a disposizione dei proprietari – tra cespugli di rose e piante e arbusti tipici della macchia mediterranea: un prato come palcoscenico e una platea composta da sedie, ma anche da semplici cuscini quando lo spettacolo lo richieda, specialmente nel caso di appuntamenti dedicati ai giovanissimi – e un’illuminazione affidata alla luce naturale prima del tramonto o con proiettori LED per ridurre al minimo l’impatto ambientale in una dimensione di “arte ecosostenibile”.
A dare il la all’edizione “numero zero” del “MattalacanArt” – DOMANI (domenica 2 settembre) alle 19 – sarà “Rodari per tutto l’anno!” della compagnia Teatro del Segno – con Marta Proietti Orzella e Stefano Ledda: un coinvolgente “Viaggio tra le pagine di Gianni Rodari” per (ri)scoprire storie fantastiche, moderne favole e deliziose filastrocche tra letture e giochi a misura di bambini e famiglie. Un divertissement teatral-musicale in cui i giovanissimi spettatori diventano protagonisti – chiamati a creare la colonna sonora dei meravigliosi racconti dell’autore della “Grammatica della fantasia” – nonché delle “Filastrocche per tutto l’anno” e delle “Filastrocche in cielo e in terra”, delle “Favole al telefono”, de “Il libro degli errori” e di “C’era due volte il Barone Lamberto”.
Riflettori puntati – sempre DOMANI (domenica 2 settembre) alle 21.30 sull’istrionica cantante, compositrice, performer e attrice Rossella Faa in “Verso i 50 scatta il leopardo”: una breve “riflessione teatral musicale in cui la figura della “Matrafa” assurge a moderna eroina”, con la pièce scritta e interpretata dall’eclettica cantastorie di Masullas, che condurrà il pubblico tra suggestioni “metropolitane” e sorprendenti metamorfosi. Viaggio tra i labirinti della mente e del cuore – con la verve e l’ironia dell’artista originaria della Marmilla – per una performance, pensata non a caso per la Facoltà di Scienze della Felicità dell’Università di Aristan ideata da Filippo Martinez, che regala tra sapidi intrecci di parole e note momenti di leggerezza e allegria.
Suggellerà il “MattalacanArt” – lunedì 3 settembre alle 21.30 – “Senza Fiato/ Una risata vi seppellirà. A me la fibrosi cistica. (Forse)”, monologo satirico di e con Pierpaolo Baingiu con la colonna sonora affidata al sax di Luciano Sezzi e gli inserti poetici interpretati da Stefano Ledda (che firma anche la regia). Uno spettacolo multimediale – tra parole, musica e immagini – per raccontare in chiave (auto)ironica una vita in compagnia della rara malattia genetica, mettendo l’accento sugli aspetti tragicomici e grotteschi dei (fin troppo frequenti) ricoveri ospedalieri tra i dialoghi surreali e gli incontri inattesi, le speranze offerte dalla ricerca o l’alternativa del trapianto, e poi i ricordi d’infanzia, l’amicizia e l’amore, il dolore e il rimpianto ma anche gli istanti di bruciante felicità.