Venerdì 7 settembre alle 16:00, al Teatro San Martino di Oristano, un appuntamento da non perdere
Un pomeriggio dedicato alla storia contemporanea sarda, con tre dibattiti su temi del passato che ancora oggi dispiegano i loro effetti in Sardegna. A organizzarlo il Collettivo Furia Rossa, realtà politica della sinistra indipendentista oristanese, che tra il 2018 e il 2019 festeggerà il decimo anno di attività con numerosi eventi culturali e di approfondimento politico.
“Totu un’àtera stòria” questo il titolo dell’iniziativa che si svolgerà venerdì 7 settembre dalle 16:00 alle 21:00 nel Teatro San Martino di via Ciutadella de Menorca a Oristano.
«Non vuole essere un momento di dibattito scientifico – spiegano i rappresentanti del Collettivo – Vuole essere un momento in cui appassionati, studiosi e persone interessate parlano di storia della Sardegna.
Dal dibattito non verranno fuori grandi scoperte o rivoluzioni teoriche, non ci interessa quello. Speriamo che venga fuori però un arricchimento generale per coloro che vi prendono parte, nella prospettiva di un confronto fra diverse discipline e fra diversi punti di vista e soprattutto con l’occhio sempre ben fermo al presente.
Conoscere la nostra storia per capire dove abbiamo sbagliato e cosa possiamo recuperare del nostro passato con l’obiettivo di costruire un futuro diverso per questa terra e per chi la abita». L’evento sarà bilingue, e i partecipanti potranno scegliere liberamente se intervenire in sardo o in italiano: «Vogliamo far passare il messaggio che il sardo è una lingua normale, con la quale si può discutere anche di temi complessi» spiegano ancora dal Collettivo.
Le porte del Teatro saranno aperte dalle 16:00. Il primo incontro, in programma per le 17:00, vedrà Davide Pinna, militante del collettivo, e Enrico Lobina, militante del circolo cagliariano Me-Ti, discutere sul tema della retorica della riforma nella storia dell’autonomia sarda, con una particolare attenzione al ruolo svolto dalla Regione, in bene e in male, nella vicenda della lotta ventennale dei pescatori di Cabras per la gestione dello stagno.
Il secondo incontro, che inizierà alle 18:30, vedrà lo storico e scrittore Omar Onnis raccontare cosa sia stata per i sardi la Prima Guerra Mondiale e quali conseguenze abbia ancora oggi sul nostro immaginario quell’evento tragico.
Insieme a Onnis si potrà ascoltare Andrìa Pili, militante dell’associazione universitaria indipendentista Scida, che si concentrerà soprattutto sulla storia della Brigata Sassari, destreggiandosi fra la costruzione del mito e la realtà storica.
Il terzo incontro, in programma dalle 19:30, prevede un dialogo fra Gigi Olla, insegnante, studioso della storia politica sarda recente e curatore del sito www.dpsarda.wordpress.com, dialogare con l’ex sindaco di Laconi ed ex membro di Democrazia Proletaria Sarda, Paolo Pisu.
Il tema sarà quello della storia singolare di DP Sarda, forse uno dei primi esperimenti di incontro fra la sinistra marxista e la questione nazionale nell’isola.