Presso la sede USB Via Paolo Giacometti, 11 a Milano il primo festival sulla liberazione animale. Tre giorni di incontri, concerti, performance, film e installazioni. Presentazione di nuovi libri e dibattiti sull’attivismo ma anche mostre, proiezioni, musica e cibo vegan a prezzi popolari.
In un momento in cui dominano esclusioni e respingimenti, la Festa Antispecista si propone come un’occasione politica volta a costruire un territorio di incontri, dove sia possibile abitare insieme, riconoscendo gli/le altr* oltre gli steccati dentro cui vengono rinchius*. Un mondo nel quale le esistenze si intersecano e dove lo spazio è fatto dai corpi che lo attraversano. Un luogo di incontro che popoleremo di ulteriori parole, suoni e immagini.
Il programma si concentra sulla necessità di una convivenza che si liberi dai fili spinati e dai confini. Parleremo di politiche di alleanza tra il movimento antispecista ed altri movimenti trasformativi, come quello a favore dei/delle migranti (con Assemblea 17 dicembre e Antonio Volpe) e con quello transfemminista queer (con Rachele Borghi, Julie Coumau e Federico Zappino).
Discuteremo, con Claudio Kulesko, Vincenzo Santarcangelo e Giulio Sapori, della dissennata distruzione del mondo in cui coabitiamo con gli altri animali. Affronteremo i meccanismi messi in atto per mantenere lo status quo: non solo quelli oppressivi, ma anche quelli “dolci” dei vari washing (con Ermanno Castanò, Grazia Parolari e Federica Timeto). Mangeremo convivialmente cibo semplice, economico, solidale e che non prevede lo sfruttamento dei corpi delle/degli altr*. Incontreremo varie realtà antispeciste e animaliste con i loro materiali, le loro testimonianze, i loro libri. Ascolteremo i concerti di Dalila e Bluklein e ci emozioneremo con le immagini che ci mostrerà Tamara Sandrin, con i lavori artistici di Hartmut Kiewert e Silvia Papi e con la performance di Egon Botteghi.
La Festa Antispecista sarà animata da* volontar* di Oltre la specie e da tutt* coloro che vorranno unirsi nell’urgenza e nella gioia di iniziare a dare corpo a un mondo finalmente vivibile.