In termini di adesione tra tutte le Regioni d’Italia, la Sardegna si piazza al tredicesimo posto con 3.447 aderenti. La platea potenziale è di 7399 imprese artigiane (escluso il settore dell’edilizia) e quindi la percentuale di adesione si attesta al 46,51% (dati Inps giugno 2017).
La categoria più rappresentativa è il settore metalmeccanico. Fra le prestazioni erogate dall’Ente, il 60 % delle aziende richiede all’Ente Bilaterale Artigianato Sardegna contributi per la sicurezza sul lavoro (in particolare per le visite mediche). Altra prestazione richiesta è la formazione. Solo il 10 % invece richiede i contributi previsti per coloro che assumono dipendenti con un contratto a tempo indeterminato.
I dati sono emersi durante il convegno “VentiVenticinque – La bilateralità nel tempo a garanzia dell’artigianato” organizzato a Cagliari oggi, venerdì 22 giugno al Convento di San Giuseppe dall’Ebas per festeggiare i 25 anni dell’Ente sardo e i 20 anni dell’Ebiart, l’ente del Friuli- Venezia Giulia. E’ il primo dei due convegni sulla bilateralità artigiana e la contrattazione decentrata programmato congiuntamente dai due Enti, il secondo si terrà a Trieste giovedì 13 e venerdì 14 settembre.
“L’obiettivo di questo evento è sicuramente celebrare i nostri 25 anni senza dimenticare che lo scopo è sempre quello di cercare di diffondere l’informazione”, ha spiegato Simona Guttuso, direttore dell’Ebas, “e non ci riferiamo solo all’obbligo di iscrizione, ma soprattutto alle opportunità che hanno le aziende e i loro lavoratori di far parte del sistema della bilateralità artigiana”.
Infatti