Sabato 14, nella sala Polifunzionale del Parco di Monteclaro a Cagliari, è stato presentato il libro “Scientology: libertà e immortalità”, ultima opera del professor Aldo Natale Terrin, docente emerito dell’Istituto di Liturgia Pastorale “Santa Giustina” di Padova.
Il volume di 288 pagine, pubblicato dall’Editrice Morcelliana nella collana “Scienze Umane”, è uno studio teologico approfondito dei principi, delle pratiche e delle finalità di Scientology.
Il libro intende colmare una lacuna nella conoscenza di questa religione fondata da L.Ron Hubbard, andando oltre i luoghi comuni e il pregiudizio.
E’ il risultato di uno studio cominciato nel 1985 che ha portato l’autore a relazionarsi con collaboratori e fedeli di Scientology di ogni età, ceto sociale e professione, a visitare chiese di Scientology italiane ed estere, a esaminare approfonditamente le opere di Ron Hubbard, oltre che i testi e le riviste distribuite dalla chiesa e, ovviamente, a capire le sue pratiche al fine di poter esprimere un giudizio fondato.
Si è trattato di uno studio di tipo fenomenologico, un metodo che da decenni il professor Terrin adotta per comprendere e descrivere le pluralità dei fenomeni religiosi, nella comparazione tra antiche e nuove religioni, volto a cogliere l’essenza della spiritualità.
“Alcuni hanno negato il carattere religioso di Scientology” ha scritto il professor Terrin, “ma lo hanno fatto per i motivi più diversi e per lo più di carattere estrinseco – o politico, o ideologico. Se in realtà si guarda alla sua struttura e alle sue dinamiche, senza pregiudizi, non si può non restare meravigliati dalle connessioni e dai rapporti che sono presenti con altre religioni e di conseguenza non si può accettare un simile ‘verdetto di esclusione’ dal mondo delle religioni. Si direbbe che Scientology porta con sé l’anima stessa di una visione religiosa tramite il riferimento a molte religioni sia direttamente, sia indirettamente, sia nei principi che nelle modalità di espressione.”
“Intendiamo avvalerci di questa preziosa opera per colmare la lacuna di informazioni corrette sulla religione di Scientology perché troppe volte il pregiudizio o la disinformazione impediscono di guardare coi propri occhi e di capire ciò che è nuovo”, ha detto Luigi Brambani, direttore dell’ufficio affari pubblici della Chiesa di Scientology italiana.