“Domani è il primo maggio, la Festa dei lavoratori, e il CoAS come sindacato di medici dirigenti vuole ribadire ancora una volta, con forza, l’esigenza di trovare una soluzione per due grandi criticità del nostro settore: la sicurezza sul posto di lavoro e di arrestare la fuga dei medici dagli ospedali”. Lo afferma Alessandro Garau, segretario nazionale del sindacato CoAS Medici.
“La sicurezza sul posto di lavoro è uno dei temi più importanti per i medici in questo momento – afferma GARAU – e per capirne la gravità basta aprire un quotidiano o un notiziario. Proprio per riuscire a comprendere quanto questo problema sia diffuso, solo poche settimane fa sul nostro sito internet abbiamo avviato un contatore delle aggressioni che ha l’obiettivo di monitorare, per quanto possibile, il numero di violenze subite da medici nel corso di un anno”“Il CoAS – conclude GARAU – sono diversi anni che denuncia il grave peggioramento delle condizioni lavorative dei medici. Considerata la poca sicurezza al posto di lavoro e un turn over generazionale insufficiente, stiamo affrontando anche il grande problema delle nuove leggi di settore che rende la nostra professione sempre meno tutelata. È iniziato anche un progressivo allontanamento dalle strutture pubbliche di alcune tipologie di specialisti; anestetisti, pediatri, ginecologi e ortopedici preferiscono dimettersi dagli ospedali pubblici e avviare una attività privata. È ormai certo che nel giro di pochi anni dovremo importare medici dall’estero e, data la situazione del lavoro in Italia e le nostre capacità, è una ulteriore perdita per l’italianità del Sistema Sanitario”.