Una volta pervenuta la segnalazione, il Direttore marittimo, Capitano di Vascello Maurizio TROGU, ha disposto l’uscita via terra di una pattuglia specializzata.
Il personale, appena giunto in zona, dopo aver localizzato il pescatore, ha recuperato una cesta con oltre 300 ricci, di cui alcuni già aperti e spolpati, accertando e contestando una serie di violazioni.
La persona, infatti, aveva pescato un quantitativo di ricci superiore a quanto prevede la normativa regionale, in tempi vietati, atteso che la pesca al riccio di mare è praticabile solo nei weekend, ma soprattutto, un ingente numero di esemplari risultava essere sottomisura.
Tale controllo ha permesso di scongiurare un danno ambientale in quanto le colonie di echinodermi sono in grave pericolo in tutti gli areali del Mar di Sardegna.
Ciò non può essere trascurato, a salvaguardia dell’ambiente, della sostenibilità futura della filiera e degli habitat naturali.
A seguito dell’accertamento, si è proceduto pertanto a sequestrare circa 300 esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus) per violazione della relativa disciplina di cui al Decreto Regionale, al Regolamento dell’A.M.P., nonché al D.Lgs n°04/2012 in materia di pesca, perciò, è stato elevato relativo verbale amministrativo.
Successivamente, è stata effettuata la certificazione della specie ittica e la verifica di vitalità del pescato che è stato restituito al proprio habitat mediante la reimmissione in mare nella zona in cui era stato raccolto, Spiaggia Lido del Sole.
Tale attività posta in essere va inquadrata in una più ampia serie di controlli ambientali e sulla filiera ittica posti in essere quotidianamente dal personale della Capitaneria di Porto di Olbia e proseguirà nelle prossime settimane per la tutela della salute pubblica e della fauna marina, vigilando sulla corretta applicazione della normativa in materia di pesca al fine di reprimere eventuali altre attività illecite.