Come “colonia felina” si intende il numero di gatti (minimo due) che frequentano un luogo, pubblico o privato, edificato o no che vengono accudita o meno da cittadini.
In tema di randagismo per i gatti cittadini non si possono applicare delle regole come quelle per i cani, la colonia è praticamente proprietà del primo cittadino e non è possibile eliminarla.
Chi vuole far riconoscere una colonia felina deve promuovere un’istanza che come si legge nella pagina del Comune di Sassari: “comporta per il promotore dell’istanza che lo stesso debba assumere ogni e qualsiasi responsabilità legata alla gestione della colonia e che non possa avere nessuna pretesa da far valere nei confronti dell’amministrazione comunale”.
La delibera per quanto riguarda il capoluogo turritano è del 3 marzo 2015, n.43, e rende chiaro le responsabilità di chi da “gattaro” prende in cura la colonia felina, come accettare la responsabilità di qualsiasi trattamento sanitario necessario, dare la propria disponibilità e collaborazione alla cattura dei gatti ed alla consegna al Servizio veterinario per la sterilizzazione, inoltre “garantire tutta l’assistenza post-operatoria necessaria ai soggetti sterilizzati, come la somministrazione dei medicinali necessari e di impegnarsi a garantire la pulizia e igiene sia dei gatti facenti parte della colonia”.
Questa risulta la più difficile poiché molti “gattari” di buon cuore ma improvvisati si dimenticano di pulire le zone dove di solito si ripone il cibo per gli animali. Spesso questo è il motivo di discussione con chi abita nei pressi della colonia felina e molto di frequente sfocia (soprattutto se non si è amante dei felini) in veri e propri scontri dove ci vanno a perdere sempre i gatti.
L’ideale è abituare la colonia a mangiare in orari fissi e sempre negli stessi luoghi, possibilmente quelli meno frequentati dagli abitanti della zona per non incappare in problemi, ma soprattutto tenere pulita la zona.
È abbastanza semplice, basta una firma e chi si prenderà cura della colonia dovrà provvedere a sue spese le gestione della colonia; cosa che succede normalmente ma con la sottoscrizione del riconoscimento si rende chiaro chi verrà interpellato in caso di problemi.
Il responsabile dovrebbe poi cercare per quanto possibile di facilitare l’adozione dei gatti, tentando di far rimanere basso o stabile il numero dei felini presenti nella colonia e quindi rendendola più gestibile.
La delibera parla chiaro su questo argomento: l’habitat deve essere pulito dai residui di cibo e periodicamente igienizzato: “Le ciotole o i contenitori del cibo utilizzati dovranno essere tali da evitare di sporcare il suolo pubblico.” Si richiede quindi ai responsabili di evitare possibili discussioni, chiarendo subito che “ il promotore dovrà evitare qualsiasi contrapposizione con eventuali abitanti della zona o divergenze di opinione al riguardo”
Per evitare ogni scontro e qualsiasi ripercussione sulla colonia, bisogna ricordare subito a chi magari ha intenzione di far “sparire” la colonia felina con metodi duri che l’uccisione di un animale è punita con la reclusione da tre a diciotto mesi, il maltrattamento con la reclusione da tre a dodici o con la multa da 3000 a 15000 euro (Legge n. 189/2004).
In caso di problemi i primi ad essere chiamati dovranno essere i Vigili Urbani, che sono dalla parte del gattaro, poiché come già detto i gatti sono proprietà del comune.
Lo status di colonia felina quindi protegge l’attività che comunque molte persone già fanno e tutela l’incolumità dei gatti.
Ulteriori informazioni sul sito del Comune di Sassari e il modulo da scaricare qui:
http://www.comune.sassari.it/persona/cittadino/animali/colonia_felina.pdf
Giovanni Cazzona