Ecco come funziona il Rosatellum
ROMA – Il 4 marzo l’Italia tornerà alle urne per rinnovare i componenti della Camera dei Deputati e del Senato. Ma come verranno scelti i nuovi parlamentari?
La legge elettorale che stabilirà la ripartizione dei seggi nelle due camere si chiama ‘Rosatellum’, dal nome del suo promotore Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera.
Votato da un’ampia- e trasversale- maggioranza composta da Partito Democratico, Alleanza Popolare di Angelino Alfano, Forza Italia e Lega, il Rosatellum è stato aspramente criticato dalle altre opposizioni che hanno parlato di “legge elettorale incostituzionale”.
Cosa prevede il Rosatellum?
Le nuove camere saranno elette con un sistema misto, composto da una quota maggioritaria in collegi uninominali (36%) ed una quota proporzionale con collegi plurinominali (64%).
Maggioritario vs proporzionale: quali differenze?
Per ‘maggioritario uninominale’ si intende quel sistema in cui ogni collegio assegna un solo seggio al partito o alla coalizione che prende un voto in più degli altri.
Ad esempio, nel caso di tre candidati che ricevono il 35, il 30 e il 25% dei voti, l’unico seggio viene assegnato al candidato che prende il 35% dei consensi. Questo è il sistema in vigore nel Regno Unito e segue la logica del ‘winner takes all’: il vincitore prende tutto.
Per collegio plurinominale, invece, si intende un collegio che assegna più di un seggio, ripartiti in base al sistema proporzionale. Ogni partito, quindi, riceve il numero di seggi proporzionale ai voti ottenuti.
Nel Rosatellum i collegi plurinominali sono molto piccoli ed assegnano da un minimo di due seggi fino a un massimo di otto, a seconda degli abitanti del territorio.
Nella quota proporzionale è inoltre prevista una soglia di sbarramento al 3% su scala nazionale per i partiti che si presentano in maniera autonoma. La soglia, valida sia per la Camera che per il Senato, si alza al 10% per le coalizioni.
La ripartizione dei seggi al Senato
Al Senato sono previsti 116 collegi uninominali, comprensivi di 1 in Valle d’Aosta, 6 in Trentino Alto Adige e 1 in Molise. Nella circoscrizione estero i collegi saranno 12.
I restanti 187 collegi sono plurinominali, costituiti aggregando collegi uninominali contigui, in modo tale che a ciascuno sia assegnato un numero di seggi non inferiore a due e non superiore a otto.
La ripartizione dei seggi alla Camera dei Deputati
Alla Camera dei Deputati sono previsti 232 collegi uninominali, comprensivi di 1 collegio in Valle d’Aosta e 6 collegi in Trentino Alto-Adige). Entro i collegi uninominali, il Molise ne dispone di 2. Nella circoscrizione estero 12.
I restanti 398 collegi sono plurinominali, costituiti aggregando il territorio di collegi uninominali contigui, in modo tale che a ciascuno sia assegnato un numero di seggi non inferiore a tre e non superiore a otto di candidati proporzionali.
La scheda elettorale e tagliando anti frode
La scheda elettorale sara’ unica e conterra’ le istruzioni per informare gli elettori su come verra’ distribuito il voto. Al contrario del Mattarellum, non è prevista la possibilita’ di voto disgiunto.
La scheda sara’ dotata di apposito tagliando rimovibile con un numero progressivo anti-frode per evitare scambi tra schede bianche e schede pre-stampate.
Michele Bollino
Fonte: «Agenzia DIRE» – «www.dire.it»